Questo progetto nasce dal desiderio di comprendere più a fondo cosa spinga i ragazzi a fare sport.
Si intitola “Faccio sport perché…” e rappresenta un percorso di indagine psicologica ed educativa volto ad approfondire le dinamiche motivazionali che coinvolgono gli adolescenti impegnati in attività sportive.
Il progetto è stato promosso da ARSDA – Associazione Ricerca Studi Disturbi Alimentari, con il contributo di psicologi, medici e professionisti della formazione, e si rivolge a una fascia d’età particolarmente significativa: quella tra i 13 e i 15 anni. Un’età in cui il corpo cambia, le emozioni si amplificano, e il bisogno di appartenenza e riconoscimento assume un ruolo centrale.
Attraverso l’osservazione di giovani atleti che praticano sport in modo strutturato, il progetto si propone di indagare non solo le ragioni che portano i ragazzi a praticare sport, ma anche tutti quei fattori che si intrecciano con la motivazione: l’autostima, la percezione di sé, le abilità mentali, l’immagine corporea, il senso di efficacia e la capacità di porsi obiettivi.
Il cuore del progetto è proprio qui: esplorare lo sport come esperienza di crescita personale, come contesto educativo, e non solo come luogo di performance fisica. Si parte dall’idea che la motivazione sportiva sia il risultato di molteplici influenze – emotive, cognitive, sociali – e che comprenderle possa offrire strumenti utili per chi accompagna i ragazzi nel loro percorso: allenatori, insegnanti, educatori, famiglie.
Il progetto intende quindi proporre una riflessione più ampia sul ruolo dello sport in adolescenza: non solo un’attività fisica, ma anche una palestra di vita, capace di stimolare risorse interiori e favorire uno sviluppo armonico della persona.
